WORLD PIZZA DAY

PIZZA DAY


PIZZA MARGHERITA
PIZZA MARGHEERITA




La pizza è senza dubbio uno dei piatti più amati e conosciuti in tutto il mondo. Il piatto è preferito in quasi tutte le occasioni dall’incondondibile sapore in un'ampia varietà di gusti. I fan del famoso piatto di tutto il mondo festeggiano il 9 febbraio come ogn anno il World Pizza Day 2021, per l’appunto il giorno ufficialedella PIZZA.


Le focacce erano gia conosciute  dagli antichi egizi, romani e greci. Tuttavia, il luogo di nascita della pizza è la regione Campania in Italia , dove si hanno tracce del loro consumo gia’ dal primo’700. Le popolazioni locali in qurgli anni avevano bisogno di cibo poco costoso e la pizza che era similie all’odierna  focaccia con vari condimenti dell’epoca soddisfaceva tale esigenza

Le prime pizze avevano alcuni condimenti gustosi come formaggio, pomodori, olio, acciughe, aglio e potevano essere consumate ad ogni pasto

Secondo una leggenda, il re Umberto I e la regina Margherita erano in visita a Napoli nel 1889. Si annoiarono nella loro dieta della loro solita cucina francese e chiesero un assortimento di pizze alla rinomata  pizzeria Brandi  di Napoli  nel 1760.

 La regina volle assaggiare apprezzandone particolarmente il gusto,  la pizza al gusto di mozzarella e pomodoro e fu allora  che nacque la famosissima pizza Margherita. piatto  che guadagno l’odierna popolarità globale soprattutto dopo gli anni '40.

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MA COSA E' SUCCESSO AL WORLD PIZZA DAY?
PEPPERONI PIZZA




In questo scambio culturale mondiale sul piatto forse piu’popolare al mondo in assoluto sono emerse molte curiosita’ fatti oggetivi sulla storia antica e recente sulla   pizza.

Una grande riscoperta ad esempio della pizza negli USA, dove vengono vendute ogni anno 3 miliardi di pizza, alle quali aggiungiamo circa un miliardo di quelle surgelate

Per quanto riguarda i locali poi, circa il 17% sono pizzerie, ed a proposito di pizzerie la prima negli Stati uniti e’ stata aperta nel 1985 ad opera di un italiano per l’esattezza da un napoletano. Appunto la Pizzeria Gennaro Lombardi


Quello della pizza è, negli Stati Uniti, un business enorme. Ogni anno ne vengono consumati in media oltre 13 chili a testa e il 93% dei cittadini americani la mangia almeno una volta al mese, per un totale di 3 miliardi di pizze vendute e un fatturato che raggiunge i 35 miliardi di euro.

PIZZA DETROIT


Simpatiche polemiche sui social  su Twitter in particolare  dove Chicago si e’ autoproclamata capitale della pizza a cui hanno fatto subito eco contro repliche  da parte di  vip napoletani che ne hanno rivendicato scherzosamente la paternita’


Alla discussione hanno partecipato anche diversi commentatori, portando le loro argomentazioni. Il giornalista Brandon Pope, per esempio, ha scritto che «Nessun’altra città ha la stessa scelta, diversità o qualità». Chicago ha anche una sua varietà di pizza: la deep-dish pizza, caratterizzata da un impasto dai bordi alti, riempito di condimento



Oltre a Chicago, però, anche il New Jersey (lo stato italo-americano per eccellenza), si è proclamato «Capitale della pizza mondiale», con un tweet del governatore Phil Murphy. Tra i commenti in suo favore quello del critico Pete Genovese che ha ricordato, tra l’altro, che lo stato vanta la pizzeria più antica, e che anche il New York Times ha valutato la sua pizza come la migliore.




LA RIVELAZIONE: PIZZA FRITTA

PIZZA FRITTA


Non mancano infine spunti interessanti stavolta proprio dagli inventori della  pizza( i napoletani) , che pur stravolgendo in parte  le tradizionali “strutture”  della pizza hanno messo in campo interessanti innovazioni nella tradizione stessa puntando ad una maggiore qualira’ e cambiamemti nell’ottica di “mangiare sano”

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LA PIZZA FRITTA


Si tratta di Franco Pepe, leader indiscusso nell’arte della pizza, che ha rispolverato in pieno il meglio della parte piu’ casareccia della pizza arricchendola stavolta ( e sta proprio qui l’evoluzione) di connotati di maggiore qualita’ e mangiare “sano” : la pizza fritta


A Napoli la patria della pizza e per i napoletani in genere la pizza fritta rappresenta ed ha sempre rappresentato"l'arte povera " di faree gustare la pizza.

Vuoi per la sempilcita' la cottura e la preparazione piu ' simile a quella fatta dale l pizzerie, visto che e' molto adattabile al forno di casa e perche no' anche il gusto ela presentazione si molto rustica ma davvero invitante per passare qualche ora in famiglia allegramente.

L' EVOLUZIONE


Franco Pepe  gia' vincitore del premio "Il Piatto dell' anno" ad Identita' Golose  del 2109 per il suo " cono fritto alla napoletana di fonduta di Grana Padano dop di 12 mesi, prosciutto crudo, polvere di liquirizia finissimo ed ananas freschissiomo ben nascosto (un vero tabu' per i puristi della pizza) con ha  rivoluzionato il tutto,  relegando ai posti d' onore proprio la pizza fritta aggiungengendo e  migliorando la qualita '.

 Tutto questo innovandone letteralmente le peculiarita. non piu' la pizza  rustica e povera da mangiare con parsimonia visto che comunque si tratta di un prodotto  fritto.

PIZZA FRITTA MODERNA




LA COTTURA PERFETTA


Pronti a provare? Il bello della pizza fritta, per i tanti grandi appassionati che amano mettere le mani in pasta, è anche che è più semplice da preparare in casa, anzitutto per una questione di cottura

«È complesso – dice Franco Pepe – ottenere un risultato ottimale per la pizza classica in un forno casalingo perché la temperatura è più bassa rispetto a quello professionale e quindi i tempi di cottura più lunghi: l’impasto perciò tende a seccarsi, e lo stesso può succedere con l’olio o gli ingredienti

Con la pizza fritta, invece, se si sceglie l’olio giusto e si frigge in modo corretto, si possono ottenere risultati ottimali».

La prima mossa, perciò, dopo aver preparato l’impasto e averlo fatto lievitare correttamente (serve anche perché l’interno cuocia bene),  è scegliere l’olio: «I migliori – spiega Franco Pepe – sono gli olii altoleici con antiossidanti aggiunti o, in alternativa, quello di arachidi: consentono di lavorare perfettamente ad alte temperature (intorno ai 200 gradi) ottenendo un fritto che non assorbe.

 Ogni olio ha la sua temperatura: per questo è importante verificarla sulla confezione e poi munirsi di un termometro per controllare che abbia raggiunto il punto ottimale prima di cuocere. In alternativa vale sempre la prova della pallina di impasto: prendete un pezzetto, immergetelo nell’olio, se fa le bollicine e risale in superficie è pronto per cuocere».

  Il trucco in più? Usare una pentola in rame (come si fa da Pepe in Grani, che ha uno spazio esclusivamente dedicato alla preparazione delle pizze fritte): ha il doppio vantaggio di permettere di vedere come procede la frittura, inoltre mantiene costante la temperatura dell’olio


IL CONDIMENTO SUBLIME


Il risultato è un fritto perfetto: croccante fuori ma mai unto, e morbido dentro, così buono che vale la pena anche gustarlo da solo. Proprio per questo, un’idea per rendere la pizza fritta casalinga ancora più gustosa, oltre che più facile e veloce da fare, è condirla solo all’esterno.

 «Per quanto riguarda i condimenti – prosegue Franco Pepe –  amo molto il contrasto tra caldo e freddo, perciò per esempio condisco una pizza fritta calda con una fonduta fredda, e come tocco finale cerco sempre qualcosa che dia profumo, per esempio zest di limone o di arancio».

 Un trucco che vale sia per le pizze salate per quelle dolci. «Un’altra idea per una pizza fritta facilissima, molto amata anche dai bambini, è cuocerla a straccetti, e condirli caldissimi con zucchero, cannella, miele e zest di arancio. Oppure con ricotta buona stemperata con la vaniglia. La creatività paga sempre. Quel che conta è impegnarsi con impasti e cottura: su questi non si sgarra 


INGREDIENTI E PREPARAZIONE


Ingredienti: ½ litro di acqua, 800g farina tipo 0 (o 00), 25 g sale, 5g lievito di birra.


Procedimento: versare l’acqua in una bacinella, miscelare la farina pian piano facendo sciogliere il sale nell’acqua, a metà  aggiungere il lievito di birra , impastare per 15/20 minuti circa. Far riposare per 4/6 ore coperto da un panno, dopodiché procedere allo staglio dei panetti. Farli riposare per altre 2 ore circa e procedere alla preparazione delle pizze.


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