BEYOND BURGER

 INGREDIENTI DEL BEYOND BURGER


BEYOND BURGER
L' HAMBURGER VEGANO DI MODA


Una grigliata di eco-salsicce, o un burger vegetale nel panino, polpette ricche di ferro e proteine, ma senza carne e quindi senza "vittime" tra gli animali d'allevamento, con relativi abbattimenti di costi e innumerevoli vantaggi per l’ ecosistema?

La “carne vegetale” prodotta dall’azienda californiana Beyond Meat sta conquistando la grande distribuzione italiana. Dopo l’arrivo delle Beyond Polpette a Monza, la catena distributiva Alì, presente in Veneto ed Emilia-Romagna con 113 punti vendita.

Qurst’ultima ha siglato un accordo con la società commerciale BMFOOD Italia per la vendita del Beyond Burger®, il burger a base di proteine vegetali: identico per consistenza e gusto alla carne, contiene proteine ma non colesterolo, è senza ogm, senza glutine, senza ormoni, senza antibiotici e senza soia, ma ricco di sapore.


Secondo i dati di mercato elaborati da GFI per Nielsen, le vendite al dettaglio di alimenti a base vegetale hanno superano i 3,7 miliardi di dollari e, in particolare, le vendite di carne di origine vegetale sono aumentate del 23% nel 2018, rispetto alla crescita del 6% dell’anno precedente.

https://pietrocarro-9e5d3.gr8.com/




Ma quali sono le qualità ricercate da chi li sceglie?



Ai primi posti, praticamente a pari merito, con rispettivamente il 37% e il 36%, ci sono motivi legati alla salute e il loro essere sostenibili. Sull'ultimo gradino del podio, più distanziati (27%), i motivi legati all'etica e al benessere animale


In questo contesto Findus annuncia l'ingresso nel mercato dei prodotti sostitutivi della carne con la linea "Green Cuisine" che, oltre l'Italia, sarà lanciata in altri 11  Paesi.


 L'obiettivo è di arrivare a oltre 100 milioni di euro di fatturato in tutta Europa entro il 2022. Una produzione che, come evidenzia il colosso dei surgelati e parte del gruppo Nomad Foods, si dimostra più sostenibile rispetto a quelli contenenti proteine animali per fare un esempio, il burger Green Cuisine ha una Carbon Footprint 7 volte più bassa e un consumo di acqua minore dell'80% rispetto ad un hamburger di carne tradizionale.

https://pietrocarro-9e5d3.gr8.com/


Quindi un prodotto che sembra destinato non solo a chi e’ spinto da ideali vega o vegetariani ma anche a chi intende diminuire il consumo di carne e che non trovano un prodotto altrettanto .buono Quindi siamo di fronte ad una rivoluzione che si combatte a partire dalla tavola






MA QUALI SONO GLI INGREDIENTI PRINCIPALI





PROTEINE DEL PISELLO


Circa il 90% di un pisello è costituito da proteine ​​e proteine ​​di qualità, ricche di aminoacidi essenziali. Infatti, contiene tutti e nove gli aminoacidi essenziali: valina, fenilalanina, treonina, metionina, triptofano, isoleucina, lisina, istidina e leucina. 


 Il corpo ha bisogno di questi nove aminoacidi per svolgere importanti funzioni nel corpo. Sebbene un pisello abbia un basso contenuto di metionina, la si può facilmente compensare aggiungendo del riso integrale alla dieta. A tutti gli effetti, il pisello è un’ottima fonte di proteine ​​vegetariane.


A differenza di soia, siero di latte, latte e formaggio, il pisello non è un allergene e le reazioni allergiche ad esso correlate sono estremamente rare


Le proteine ​​sono essenziali per la costruzione di ossa, muscoli e tessuti sani. Entra anche in una moltitudine di enzimi che il corpo usa per produrre energia, trasportare nutrienti, trasportare ossigeno e completare migliaia di altre attività


OLIO DI CANOLA E DI COCCO



Canola è in realtà l’acronimo di “Canadian Oil Low Acid”, ovvero ‘olio canadese a basso contenuto di acido’. È stato infatti selezionato intorno agli anni ’70 da un gruppo di ricercatori canadesi utilizzando una particolare varietà di colza.


Da studi recenti l’olio di canola e’ stato  indicato come in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache. Anche le persone affette da diabete potrebbero beneficiare dell’utilizzo di quest’olio come condimento.


OLIO DI COCCO



Gli olii di cocco rappresentano una fonte di energia altamente disponibile, dal momento che risultano di più facile assorbimento e ossidazione rispetto ai cugini a lunga catena.


L'olio di cocco viene largamente impiegato nell'industria alimentare, come olio per fritture, nella preparazione di prodotti da forno e come base per burri e margarine vegetali.




Maltodestrine ed estratto di lievito


Le maltodestrine sono un carboidrato complesso ottenuto tramite il processo di idrolisi degli amidi. Le maltodestrine che si ottengono con questo procedimento sono solubili in acqua, hanno un sapore gradevole e risultano di facile digestione.


ESTRATTO DI LIEVITO


Detto anche estratto vegetale, è un concentrato di diversi lieviti che viene usato come insaporitore. L'estratto di lievito è ottenuto per via enzimatica e non chimica. Le proteine del miso arricchiscono il prodotto e lo rendono pregiato per qualità organolettiche, le verdure essiccate (cipolla, carota, sedano, prezzemolo) completano il sapore delicato. Il prodotto viene impastato a freddo.




ESTRATTO DI BARBABIETOLA



L’estratto di barbabietola viene spesso integrato all’interno di integratori alimentari specifici.

 

L’estratto di barbabietola vanta diverse proprietà benefiche per l’organismo. La sua assunzione può aiutare a stimolare soprattutto la depurazione dalle tossine in eccesso accumulate nel fegato, svolge una possibile azione rivitalizzante ed energizzante.


 L’estratto di barbabietola, chiamato anche rapa rossa, presenta inoltre una possibile azione ricostituente e rimineralizzante, utile in caso di ipertensione per la circolazione sanguigna


nostro casoconferisce tral’altro la colorazione tipica della carne “ vera “al nostroamato BEYOND BURGER


ACIDO SUCCINICO



Acido succinico, meno noto di altri acidi, è un composto che deriva da materie prime naturali ed è quindi da ritenersi assolutamente innocuo.


 Da solo si presenta come una polvere di colore bianco e aspetto cristallino, aroma di limone. Lo si può utilizzare nel settore alimentare e anche i quello cosmetico, ma lo si trova anche nel vino.  


E’  presente in numerosi frutti, soprattutto se ancora acerbi, oppure nelle verdure come la lattuga. Estratto per la prima volta dall’ambra si presenta come un solido cristallino bianco molto solubile in acqua e, se riscaldato, perde una molecola di acqua trasformandosi in anidride


Importante e’ anche l’uso in farmaceutica dove pero’ e’ ricavato sinteticamente



ACIDO ACETICO



L'acido acetico, altrimenti noto come acetato, è un composto chimico organico. Nell'industria alimentare, questa sostanza è impiegata come additivo alimentare conservante acidificante, contro l'azione di funghi e batteri


Viene usato poi:  nell'industria alimentare per aumentare la solubilità di oli e resine


  • ·      nell'industria alimentare per aumentare la solubilità di oli e resine;
  • ·      nella produzione del pane, ovvero nella fermentazione panaria per ostacolare, grazie alla sua azione acidificante, lo sviluppo dei microrganismi indesiderati;
  • ·      per preservare le balle di fieno limitando la crescita micotica e batterica;
  • ·      nel trattamento delle punture delle meduse;
  • ·      come antisettico



BEYOND BURGER NEL MONDO



La crescente consapevolezza dei benefici per la salute di una dieta a base vegetale ha spinto i ristoranti amanti dei vegetariani a spuntare negli Stati Uniti. Con varietà di influenze, colpi di scena innovativi e una preparazione di livello mondiale, c'è molto di più che insalata nel moderno menu vegano


Gli U.S.A., tradizionalmente legati alla cultura della carne, stanno registrando un costante incremento del numero di persone che non si alimentano con prodotti di origine animale.Secondo il Vegetarian Resource Group, attualmente in America il 3,3% della popolazione totale, circa 8.000.000 di persone (su circa 318 milioni totali) non consuma né carne né pesce: di questi, circa l’1,6% è vegano (128.000 individui


Tra l'altro anche diete che tradizionalmente sono molto piu' vicine alla carne in genere stanno strizzndo l'occhio al vegano in modo direi eccellente come ad esempio la famosissima "Keto Diet ", che riserva agli amici vegani succulente pietanze nella sua lista personalizzata.

https://pietrocarro-8ad8f.gr8.com



La percentuale dei maschi è pari al 3,2% mentre le femmine raggiungono il 3,5%. Da notare che nella fascia di età più giovani, ovvero 18-34 anni, si raggiunge una percentuale totale del 5,3% comprensiva di vegetariani e vegani.


In India la percentuale vegetariana è sempre stata molto più elevata che in altri paesi del mondo, per motivi soprattutto religiosi. Uno studio del 2014 effettuato dal Register General of India, rivela che la percentuale di vegetariani in India arriva a circa 29%, tra i maschi si parla del 28,4%, con le femmine si raggiunge il 29,3%.


Tra gli stati europei più “veganizzati” c’è sicuramente l’Italia, che come vedremo, raggiunge una percentuale dell’8%, agli stessi livelli della Germania (circa 8%) e poco meno dell’Austria, che raggiunge il 9%. Ma entriamo nello specifico:

https://pietrocarro-9e5d3.gr8.com/



VEGETARIANI E VEGANI IN GERMANIA


I tedeschi sono molto sensibili all’alimentazione vegetariana, e anche se i numeri sono in calo rispetto al 2011, nel 2015 si possono contare, secondo Mintel.com, 4.700.000 vegetariani (circa il 6% della popolazione totale), nei quali sono compresi circa 800.000 vegani (l’1% globale).



VEGETARIANI E VEGANI NEL REGNO UNITO


Sempre Mintel.com rivela un grande incremento dei vegetariani anche nel Regno Unito. Le cifre parlano di circa 7.700.000 individui nel 2014, equivalenti al 12% della popolazione. Il numero comprende anche circa 540.000 vegani (l’1% globale



VEGETARIANESIMO NEL RESTO D' EUROPA


Le cifre più significative si rilevano, come anticipato, in paesi come l’Austria: in un rapporto del 2013, si parla del 9% della popolazione. In Svezia si raggiunge addirittura il 10% nel 2014, in Olanda il 4,5% (dati 2008), mentre nazioni come Francia, Spagna, Norvegia e Portogallo non sono molto ricettive, con una stima di vegetariani intorno al 2%.



VEGETARIANI NEL RESTO DEL MONDO


E le altre maggiori potenze mondiali, come si comportano a tavola? Iniziamo con la Cina, che vanta il 4,5% di vegetariani, pari a circa 60 milioni di persone nel 2013.

 

In Giappone, nel 2014 si registrano quasi 6 milioni di vegetariani, pari al 4,7% della popolazione; in Australia siamo a quota 11.200.000 (l’11,2% secondo Roy Morgan Research). In Brasile si raggiungono i 15 milioni nel 2012, circa il 7,6% della popolazione.


Insomma un trend che vale la pena oggettivamente tenere in seria considerazione

https://pietrocarro-9e5d3.gr8.com/




Commenti

Post popolari in questo blog

La dieta ketogenica

WORLD PIZZA DAY

BENEFICI DELLA DIETA KETO